Il Tribunale di Crotone, Dott. Emmanuele Agostini, ha confermato la concessione delle misure protettive ex art. 18 C.C.I come richieste per la durata di 120 giorni, ed ha altresì inibito alla Bancala segnalazione a sofferenza presso il CRIF e la Centrale Rischi della Banca d’Italia della posizione dell’azienda che ha più di due rate di mutuo non pagate. E’ questo il contenuto dell’ordinanza del 07.01.2025, che ha accolto la richiesta dell’advisor della società Avv. Paola Bellomo del foro di Crotone.
La società agricola è in composizione negoziata per risolvere una situazione di difficoltà dovuta alla modifica coltivazione esistente. Le prospettive di risanamento ruotano intorno alla capacità della nuova produzione agricola di entrare a regime, nonché all’apporto di soci giovani per contribuire alla crescita del marketing aziendale. Le esose rate del mutuo bancario in corso, non permettevano all’azienda di continuare a investire sulla materia prima e sulla produzione, andando praticamente alla banca tutti gli introiti della vendita.
Il Giudice, anche tramite il parere del Gestore della Crisi Dott. Fausto Riganello, ha condiviso la possibilità che la stessa possa essere risanata.
La decisione del Tribunale di Crotone è molto importante, perché permette di aggiungere forma alle possibili sfaccettature delle misure protettive, le quali non trovano una definizione nel codice della crisi.
L’inibire un’azione lesiva come quella della segnalazione bancaria, aggiunge un tassello fondamentale all’importanza di tali misure. Infatti la segnalazione negativa comporta per un’azienda una serie di fattori negativi, in quanto è soggetta a revoche di finanziamenti e ad un rating negativo che porta solo ad affossare ulteriormente la società. Invece tale misura protettiva, permetterà all’azienda non solo di continuare a percepire i benefici previsti, ma anche a poter mostrarsi sul mercato come un’azienda produttiva e solida. Il provvedimento avrà durata di 120 giorni, termine che potrà essere prorogato su richiesta delle parti.