Nel caso di specie, due investitori avevano effettuato nel corso del 2014 un’operazione di acquisto di titoli obbligazionari subordinati emessi dal proprio Intermediario, subendo una perdita pari a €87.863,34. Venivano evidenziati gravi inadempimenti in capo all’Intermediario. In primo luogo, quest’ultimo non ha assolto ai propri obblighi informativi preventivi previsti dalla normativa di settore: la scheda prodotto risultava, infatti, estremamente carente e ancor più rilevante, non conteneva evidenza della natura subordinata del titolo, che invece veniva qualificato come ordinario.
Inoltre, un aspetto estremamente critico risiedeva nella valutazione di adeguatezza, priva di qualsiasi fondamento documentale e contraria a quanto dichiarato dagli Investitori, ossia di essere disponili a subire perdite solo contenute, con una propensione al rischio media.
L’Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF) ha accolto integralmente il ricorso, riconoscendo l’onere in capo all’Intermediario di risarcire gli investitori danneggiati dalla sua condotta, disponendo un rimborso di pari a euro 43.149,76.