Rivista di Diritto del Risparmio
Rettifica del saldo e prescrizione [*]
di Gabriella STOMPANATO [**]
The ruling ascertaining the nullity of a contract has merely declaratory effect and automatically generates the right to the restitution of any services performed, to be achieved through the restorative protection instruments provided for by the law. For the bank current account the art. 1827 cod. civil provides for the right to have the balance corrected, aimed at achieving the expungement of illegitimate charges from the account. With Ordinance no. 3858/21, the Supreme Court stated that the right to rectification is not an autonomous right and can be exercised without time limits.
It was considered that with this statement the Supreme Court affirmed the principle of the imprescriptibility of the right to rectification. Instead, it is intended to demonstrate that it is neutral with respect to the question of the limitation of the right to rectification and that indeed it indirectly confirms that it is prescribed within the ordinary term of ten years on the basis of precise regulatory indices and logical and systematic considerations, taking into account that – as we read in the introduction – “intends to give continuity” to the sentence. Cass. SS. UU. n. 24418/2010.
_________________________________
Rivista di Diritto del Risparmio
Luglio – Fascicolo 2/2024
Abstract.
La sentenza di accertamento della nullità di un contratto ha efficacia meramente dichiarativa e genera automaticamente il diritto alla restituzione delle prestazioni eventualmente eseguite, da conseguire attraverso gli strumenti di tutela ripristinatoria previsti dall’ordinamento. Per il conto corrente bancario l’art. 1827 cod. civ. prevede il diritto alla rettifica del saldo, deputato a conseguire l’espunzione dal conto di addebiti illegittimi. Con Ordinanza n. 3858/21 la Cassazione ha affermato che il diritto alla rettifica non è un diritto autonomo e può esercitarsi senza limiti di tempo.
Si è ritenuto che con tale affermazione la Cassazione abbia affermato il principio dell’imprescrittibilità del diritto alla rettifica. Si intende dimostrare invece che essa è neutra rispetto alla questione della prescrizione del diritto alla rettifica e anzi indirettamente conferma che tale diritto si prescrive nel termine ordinario di dieci anni sulla base di precisi indici normativi e considerazioni di ordine logico e sistematico, tenuto conto che – come si legge in premessa – “intende dare continuità” alla sent. Cass. SS. UU. n. 24418/2010.
________________________
[*] Contributo approvato dai referee.
[**] Legale d’impresa.