La scelta della Banca di non procedere immediatamente allo svincolo delle somme in presenza di conflittualità sulle disposizioni testamentarie, che la esponeva al rischio di effettuare il pagamento di una ingente somma a soggetto non titolato (con tutti i conseguenti rischi), non può essere censurata; in questo senso, militano alcune pronunce dell’Arbitrato Bancario Finanziario[1], citate da parte attrice, che sottolineano, come in caso di contestazioni, sia esente da censure il comportamento prudenziale della banca che non proceda all’immediato svincolo delle somme contese. Tali casi, sebbene non siano esattamente coincidenti con quello in esame, evidenziano come il principio sottostante assuma portata generale e sia applicabile anche al caso in questione, stante la presenza di una obiettiva incertezza sulla corretta interpretazione delle disposizioni testamentarie che esonera la Banca da responsabilità.
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[1] Cfr. ABF, Collegio di Roma, n. 3294/2016; ABF, Collegio di Milano, n. 469/2014.