Rivista di Diritto del Risparmio
APPROFONDIMENTI
I poteri del CTU, le attribuzioni del CTP e il riparto dell’onere della prova: recenti approdi della giurisprudenza di legittimità[*]
Osservazioni a Cass. Civ., Sez. I, 17 gennaio 2024, n. 1763.
A cura del Dott. Valentino Vecchi**

Lo scorso 17 gennaio è stata pubblicata la sentenza n.1763/2024 emessa dalla prima sezione civile della Corte di Cassazione.
La pronuncia è stata prontamente divulgata perché affronta una questione ricorrente nell’ambito dei giudizi in cui un correntista agisce in ripetizione contro la banca per la restituzione delle competenze illegittimamente pagate in corso di rapporto. Il tema trattato è quello del riparto degli oneri probatori in caso di azione di ripetizione (ovvero di accertamento) avviata dal correntista cui si contrappone una domanda riconvenzionale spiegata dalla banca.
La questione, già più volte affrontata in sede di legittimità, è stata oggi risolta con soluzioni che meritano attenta riflessione.
Prima però di addentrarsi nel complesso tema degli oneri probatori, appare doveroso dare risalto ad altra questione trattata dai giudici di legittimità nella pronuncia in esame ma poco evidenziata sui portali specializzati.
Gli ermellini, mediante la citata sentenza n.1763/2024, si sono nuovamente espressi sui poteri di acquisizione documentale del CTU contabile, questione oggetto dell’importante sentenza n.3086/2022 resa dalla Corte di Cassazione a SS.UU., sentenza – come noto – inizialmente mal interpretata da molti operatori del diritto.
È proprio da tale tematica che si vuole partire, anche per seguire l’excursus della pronuncia in commento.
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[*] Contributo approvato referee.
[**] Professore di “Strategie d’impresa” presso l’Università degli Studi della Basilicata, Dottore commercialista – Valentino Vecchi & Partners.