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Nota a ACF, 27 febbraio 2025, n. 7885.

Contatti: 800057750

Nella fattispecie, l’investitore aveva acquistato obbligazioni Portugal Telecom tramite la propria banca intermediaria, riscontrando, successivamente, una gravissima perdita economica a suo carico. A tal riguardo, veniva rilevato che, alla base della perdita economica sussistevano diverse inadempienze da parte dell’intermediario.

Difatti, quest’ultimo non aveva fornito al cliente la documentazione informativa specifica sul titolo acquistato e non l’aveva informato circa le operazioni societarie che avevano già interessato l’emittente.

Inoltre l’informativa aveva continuato a presentarsi lacunosa anche nel periodo successivo, non coinvolgendo l’investitore circa il rischio del titolo. Sono emerse delle incongruenze anche sulla profilatura rispetto all’effettiva realtà dei fatti. Infine, l’approccio del questionario MiFID era esclusivamente autovalutativo, senza le adeguate verifiche da parte della banca.

L’investitore si è rivolto all’Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF), che ha concordato con le rappresentate doglianze. 

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