Un investitore lombardo ha acquistato Azioni MPS tramite la propria banca a partire da giugno 2016, riscontrando una perdita di € 14.922,18.
Nel caso di specie, l’Istituto non ha fornito alcuna prova idonea a dimostrare di aver assolto agli obblighi informativi. Inoltre, mentre per le prime operazioni era stata effettuata una valutazione di adeguatezza, per le restanti risulta sia avvenuta solo quella di appropriatezza. Queste valutazioni, però, non sono state ritenute idonee a rappresentare il profilo del cliente.
In particolare, gli obblighi informativi sono fondamentali per poter effettuare investimenti in sicurezza.
Il cliente si è rivolto all’Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF), che non ha potuto fare altro che concordare con le censure formulate; difatti, il ricorso è stato accolto ed i clienti hanno ricevuto un risarcimento di € 15.856,84, pari ad oltre il 100% delle perdite subite.