2 min read

Rivista di Diritto del Risparmio

 

Mutuo con contestuale costituzione della somma in deposito cauzionale: è titolo esecutivo? Nota critica a Cassazione nn. 9229/2022 e 38884/2021[*]

 

di Gloria NATICCHIONI[**]

 

 

 

 

 

 

 

Recent rulings of the Supreme Court regarding the usability as enforceable title of the loan contract in which the sum is given as disbursed and at the same time bound to the bank in a non-interest bearing security deposit, with the bank’s option to self-satisfy on the same in the event of default by the borrower certain documentary obligations deserve further reflection, given the traceability of the security deposit in question to the scheme of the Marcian pact, or rather of the irregular pledge pursuant to art. 1851 of the Civil Code, integrating an executive self-defense instrument alternative to that of forced execution.

The present paper therefore has the purpose, through a critical itinerary of the analogical extension of the jurisprudential principles dictated on the subject of the completion of the loan contract to the different subject of the fungibility of the same as an enforceable title, to highlight how this non-interest bearing security deposit, aka pledge irregular, reverberates its effects on the “executive” force of this loan agreement, negating it in root.

 _________________________________

Rivista di Diritto del Risparmio

Marzo – Fascicolo 1/2023

 

Abstract.

Recenti ordinanze della Suprema Corte circa l’utilizzabilità come titolo esecutivo del contratto di mutuo in cui la somma viene data per erogata e contestualmente vincolata alla banca in deposito cauzionale infruttifero, con facoltà della banca di autosoddisfarsi sulla stessa in ipotesi di inadempimento della parte mutuataria a determinate obbligazioni documentali, meritano una più approfondita riflessione, alla luce delle conseguenze derivanti dall’inquadramento giuridico del deposito cauzionale in questione, che va annoverato nello schema del patto marciano, o meglio del pegno irregolare ex art. 1851 c.c., integrante uno strumento di autotutela esecutiva alternativo a quello dell’esecuzione forzata.

Il presente scritto ha dunque lo scopo, attraverso un itinerario critico della estensione analogica dei principi giurisprudenziali dettati in tema di perfezionamento del contratto di mutuo al diverso tema della fungibilità dello stesso come titolo esecutivo, di porre in luce come tale deposito cauzionale infruttifero, alias pegno irregolare, riverberi i suoi effetti sulla forza “esecutiva” di tale contratto di mutuo, negandola in radice. 

 

________________________

[*] Contributo approvato dai referee

[**] Avvocata del Foro di Roma, specializzata in materie di diritto civile e commerciale, in procedure di natura imprenditoriale, bancaria, giuslavoristica, appaltistica, privata e pubblica.

Seguici sui social: