Un pamphlet, che è una lectio magistralis, sul dolore fisico e, anche, mentale; proprio e altrui; del corpo e dell’anima.
È una dissezione del dolore in tutte le sue varianti e accezioni: quello percepito e quello provocato; quello subito e quello desiderato; quello provato e quello rappresentato.
È anche compassione per il proprio e compiacimento per quello altrui. Il dolore è un qualcosa di ineluttabile, che deve essere considerato, compreso, metabolizzato.
È un qualcosa compreso nel prezzo del biglietto, nel viaggio della conoscenza, di se stessi e degli altri.
Ecco, quindi, il viaggio paternalistico nella storia e nella filosofia, con tanti, piccoli “assaggi”, tante piccole incursioni nella rappresentazione evolutiva del dolore, nella sua concezione, nella sua trasposizione figurativa e concettuale.
Il dolore è qualcosa che va capito, non eluso, in tutta la sua portata; qualcosa a cui bisogna essere educati, per conoscerne i sintomi e contingentarne gli effetti.