Non so se vi sia una morale nel racconto, ma certamente ci sono tanti spunti per riflettere sulla società, sulla sofferenza, sulla condizione dell’uomo sottomesso ai propri simili, constando che storicamente il discrimine tra normalità e bizzarria lo determina chi, in quel frangente, ha un maggiore potere sociale, politico ed economico e che tutto è, pericolosamente, soggetto alla fugacità della moda.