Pienamente valida ed efficace risulta anche la clausola del tasso floor che costituisce una tecnica di determinazione convenzionale del tasso di interesse, inserita in un contratto di mutuo, la cui causa rimane il trasferimento di una somma di denaro e la sua remunerazione. La pattuizione sul tasso di interesse attraverso la clausola floor è finalizzata a proteggere il mutuante da una discesa dei tassi, con la sola finalità di garantire alla banca una remuneratività ritenuta “minima” al finanziamento concesso quale prezzo del proprio servizio. L’inserimento di una tale clausola all’interno di un contratto di mutuo, con la quale viene introdotto un limite percentuale al di sotto del quale gli interessi dovuti non possono scendere, non comporta alcuna violazione dell’art. 1346 c.c., e l’oggetto del contratto rimane pertanto possibile, lecito e determinato[1].
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[1] Cfr. Trib. Ravenna, n. 988/2020.