Enea naufraga sulle coste cartaginesi e ben presto viene accolto ed ospitato dalla sua regina Didone (qui identificata con il nome Elissa), ma palesemente avversato dalla popolazione e dai membri del Consiglio che si sentono minacciati dallo straniero così caro alla sovrana. Enea, avvisato dell’imminente pericolo di morte e deciso a seguire il disegno per lui tracciato dalle divinità che lo vogliono fondatore di una nuova città in Italia, salpa da Cartagine, proseguendo la sua rotta. Nel mezzo, mesi di passione, rimorsi, turbamenti, dolorosi ricordi, paura del passato, voglia di riscattarsi con un presente pacifico ma maestoso. Enea ed Elissa non sono destinati a vivere insieme.