Il testo è diviso in tre parti: “Le vittime”, “Gli imputati”, “La corte”, ognuna delle quali approfondisce un diverso punto di vista della vicenda. Tutte fondamentali, tutte nodali, ma delle quali la più diretta, sfrontata e amara è certamente la prima.
I racconti delle parti civili sono un pugno nello stomaco che nemmeno la linearità del testo può attutire, perché in automatico ci si immedesima. Parola dopo parola viene spontaneo tracciare le linee del caos che ha sconvolto troppe famiglie, cambiando per sempre il corso delle loro vite ed il senso di ognuna di esse.
Le parole costruiscono immagini e queste diventano sentimenti, emozioni e sensazioni personalissime, di cui alcune più generalizzabili di altre, ma non per questo meno intime.
Ciò che ad ognuno potrebbe accadere ma che ci si rallegra non sia accaduto proprio a noi.