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di Elisabetta Tarantino

Consulente legale d'impresa

In data 3 ottobre 2023 Banca d’Italia ha posto in consultazione un documento recante proposta di estensione degli Orientamenti della European Banking Authority (EBA) in materia di de-risking ai soggetti vigilati che non ne sono destinatari. Con il termine de-risking si fa riferimento alla pratica di rifiutare o interrompere rapporti con singoli clienti o intere categorie di clienti ritenuti ad alto rischio di riciclaggio e/o di finanziamento del terrorismo.

Nell’ottica di fornire delle linee guida in materia, il 31 marzo 2023 l’EBA ha pubblicato i seguenti documenti:

  1. Orientamenti sulle politiche e sui controlli per la gestione efficace dei rischi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo (ML/TF) nel fornire accesso ai servizi finanziari;
  2. Orientamenti recanti modifiche agli Orientamenti in materia di fattori di rischio[1] per l’adeguata verifica dei clienti che sono organizzazioni senza scopo di lucro. Entrambi i documenti sono stati sottoposti a pubblica consultazione dalla stessa Autorità dal 6 dicembre 2022 al 6 febbraio 2023. La Banca d’Italia ha comunicato all’EBA l’intenzione di conformarsi agli Orientamenti, attraverso le Note n. 34 e 35 del 3 ottobre 2023, applicabili ai destinatari di questi ultimi.

La Banca d’Italia ha comunicato all’EBA l’intenzione di conformarsi a tali Orientamenti, attraverso le Note n. 34 e 35 del 3 ottobre 2023.

Tuttavia, per assicurare una coerente e uniforme applicazione del quadro normativo di riferimento a tutti i soggetti vigilati, la Banca d’Italia intende estendere l’ambito di applicazione degli Orientamenti dell’EBA anche agli intermediari vigilati che non ne sono destinatari. Più precisamente:

  • intermediari iscritti all’albo di cui all’art. 106 TUB, comprese le società fiduciarie,
  • soggetti eroganti micro-credito,
  • Cassa Depositi e Prestiti;
  • Poste Italiane per l’attività di bancoposta.

Tali soggetti sono, pertanto, invitati a presentare osservazioni e commenti in merito, entro 60 giorni.

 

 

 

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[1] Già recepiti dalla Banca d’Italia con Nota n. 15 del 4 ottobre 2021.

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