Alma, la protagonista, ormai adulta, torna a Trieste per ricevere in eredità qualcosa lasciatole da suo padre.
Trieste è la città della sua infanzia, dalla quale è fuggita per creare la sua vita, lontano da tutto quello che le apparteneva: la vita mondana dei nonni mitteleuropei, la casa sul Carso, sempre creativa e disordinata, dei suoi genitori e la convivenza con Vili, quel bambino smarrito e confuso comparso un giorno nella sua casa per volere del padre.
L’eredità consiste nella ricostruzione della sua vita, vista dall’esterno, come mai lei è riuscita a fare, nella irrequietezza delle sue fughe e dei silenzi di un padre tanto amato quanto poco decifrabile.