Il ricordo degli anni d’oro è smarrito nei vicoli della multietnicità, che ha quale contrappeso una crisi di rigetto verso gli stranieri e le loro “ruberie” lavoristiche; della scristianizzazione imperante, al punto da porre interrogativi ingombranti anche in seno alla famiglia reale; del populismo politico, che ha assaltato l’establishment, riuscendo a cogliere, prima (sicuramente, non meglio), le istanze e i timori della lower-middle class, canalizzandoli verso un ascesa al potere, che è stata fautrice, tra numerose scelte azzardate e poco prospettiche, della fine di quell’idea, comune, di Inghilterra; fondata e ricamata su alcuni intramontabili stereotipi, invero più esterni, che autoctoni.