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La disciplina della trasparenza nel settore finanziario.

Limiti e prospettive di unificazione delle tutele

 

di Laura Albanese

Collana di Diritto Bancario e Finanziario

Pensa Multimedia – 2022

 

 

Descrizione.

La mutata percezione del mercato e del rapporto tra intermediari e clienti ha condotto da tempo all’introduzione di speciali normative a tutela della clientela nell’ambito bancario, assicurativo e dell’intermediazione finanziaria e, dunque, al superamento della disciplina contrattuale di derivazione codicistica, in parte divenuta obsoleta e, in altra parte, ritenuta ormai inidonea a garantire adeguati livelli di protezione e ad assicurare la permanenza di un regime concorrenziale tra gli intermediari. In tale mutato contesto una particolare rilevanza è andata assumendo la disciplina della trasparenza, nell’ambito della quale gli obblighi informativi e i doveri comportamentali imposti agli intermediari sono stati identificati quali strumenti privilegiati per perseguire il riequilibrio delle posizioni contrattuali e assicurare stabilità al mercato. Nonostante gli auspici, le criticità sottese all’asimmetrico atteggiarsi dei rapporti tra i contranti risultano tutt’ora sussistenti, giacché non può che rilevarsi come l’informazione non sempre da sola consenta di rendere chiaro ciò che è oscuro e la trasparenza non si possa ottenere attraverso una semplice imposizione. A ciò devono aggiungersi l’emersione di ulteriori profili di rischio e, ancor prima, le esigenze di conoscibilità e di non «confusività» dinanzi alla spiccata ibridazione dei prodotti, che certamente innalzano il livello di complessità del sistema, ma soprattutto impongono di prendere consapevolezza del progressivo deterioramento del confine tra i tre ambiti del settore finanziario e della necessità di approntare interventi sistematici, protesi verso una normativa unitaria, duttile al punto da consentire una tutela ad ampio spettro delle situazioni facenti capo all’intera clientela.

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