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di Nadia Denisi

Avvocato e PhD

L’affidabilità e la completezza dell’autovalutazione dei rischi ML/FT rivestono rilevanza cruciale nell’ambito della supervisione della Banca d’Italia in tale ambito. Gli esiti dell’esercizio costituiscono, infatti, un importante strumento informativo per apprezzare la percezione che gli intermediari hanno del proprio profilo di rischio e valutare l’effettiva capacità di presidiare le aree di vulnerabilità individuate.
La Banca d’Italia ha condotto un’indagine tematica sul processo di autovalutazione dei rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo su un campione di intermediari operanti in diversi settori. Questo processo costituisce uno strumento fondamentale per accrescere la consapevolezza degli intermediari in merito alle minacce cui sono esposti e alla solidità dei presidi adottati per fronteggiarle, nonché per promuovere l’adozione di misure tempestive volte a sanare eventuali aree di vulnerabilità.

A esito dell’indagine, sono state pubblicate delle Raccomandazioni che mirano a diffondere tra gli intermediari buone prassi nella conduzione dell’autovalutazione, con riferimento all’organizzazione e alle strutture coinvolte, alla metodologia applicata e agli strumenti utilizzati, ai presidi di gruppo e ai controlli interni.

Tra gli ambiti oggetto di raccomandazione:
✅ profili organizzativi, con particolare riguardo alle 📍 Funzioni aziendali e risorse umane coinvolte nell’esercizio e alla 📍 formalizzazione del processo
✅ Metodologie per la conduzione dell’esercizio
✅ Cultura del rischio ML/TF nell’ambito del 📍 Processo di approvazione di nuovi prodotti, della 📍 Reportistica e monitoraggio delle azioni di rimedio, della 📍 Formazione del personale e sistemi incentivanti
✅ Processi di aggregazione ed elaborazione dei dati, con un focus sugli 📍 Strumenti di supporto e qualità dei dati, sui 📍 Presìdi di gruppo
✅ Controlli della funzione di revisione interna

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