1 min read
«Tanta attesa per poca resa.»

Una ricca descrizione dei luoghi in cui Poirot cerca di godersi la meritata vacanza: il caldo e magico Egitto, incantevole e maestoso, così lontano dalla terra natìa, piacevole meta per nobili e borghesi d’Europa.

Nulla è lasciato al caso e così anche i personaggi che accompagnano l’investigatore nella vacanza trovano un ampio spazio descrittivo che ne delinea tratti somatici e caratteriali.

Un incipit forse un po’ troppo lungo, se si considera che i sospetti non mancano sin dall’inizio, ma la prima vittima subisce il danno solo a metà del romanzo.

La prima, si badi bene, perché poi vi è un’escalation di violenza che si sussegue in un lasso temporale significativamente ridotto ed è qui che il racconto riprende a correre ed il lettore lo rincorre, saltando lestamente da un personaggio all’altro, che naturalmente avrà dovuto memorizzare nel frattempo.

La parte più gustosa dell’opera è data dalla ricostruzione e dallo smantellamento dei moventi e degli alibi di ogni personaggio, con frammezzi goliardici, romantici e compassionevoli.

Tra gli alti e i bassi caratteristici di ogni romanzo, la tensione si stempera facilmente ed il finale purtroppo è intuibile già dalle prime pagine. Niente colpi di scena in quest’opera della Christie, che occupa un posto marginale nella classifica delle mie preferenze.

Seguici sui social: