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di Nadia Denisi

Avvocato e PhD

EBA ha lanciato lo stress test 2025 a livello europeo e ha reso noti gli scenari macroeconomici.
L’esercizio di quest’anno è stato concepito per fornire un valido contributo alla valutazione della resilienza del settore bancario europeo nell’attuale contesto macroeconomico incerto e mutevole. Lo scenario avverso si basa su un ipotetico peggioramento delle tensioni geopolitiche, con ampi, negativi e persistenti shock commerciali e di fiducia che hanno forti effetti negativi sui consumi privati e sugli investimenti, sia a livello nazionale che globale.
La natura severa dello scenario avverso riflette lo scopo dell’esercizio di stress test, che è quello di valutare la resilienza del sistema bancario europeo a un ipotetico contesto macroeconomico gravemente deteriorato.
La prova di stress valuta la solvibilità delle banche dell’UE in un ipotetico scenario macroeconomico avverso su un orizzonte di tre anni (2025-27).
📌Gli obiettivi della prova di stress sono:
✅ valutare e confrontare la resilienza complessiva delle banche dell’UE in caso di gravi shock economici;
✅ valutare se i livelli di capitale delle banche sono sufficienti a garantire che le banche possano sostenere l’economia in periodi di stress;
✅ promuovere la disciplina di mercato attraverso la pubblicazione trasparente di dati coerenti, granulari e comparabili a livello di singola banca;
✅ fornire un contributo al processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP) condotto dalle autorità di vigilanza competenti.
La prova di stress a livello europeo sarà condotta su un campione di 64 banche.
📌 Elementi chiave degli scenari
Lo scenario avverso è stato concepito per garantire una gravità significativa di vari shock macroeconomici e finanziari in tutti i Paesi dell’UE. Si basa su un’ipotetica grave escalation delle tensioni geopolitiche, accompagnata da politiche commerciali sempre più orientate verso l’interno a livello globale, che causano un aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime, interruzioni nella catena di approvvigionamento ed effetti negativi sui consumi privati e sugli investimenti, oltre a una contrazione dell’economia mondiale.
Il peggioramento delle prospettive economiche è associato a un calo sostenuto del PIL dell’UE del 6,3% cumulativamente, nel periodo 2025-2027. Alla fine dell’orizzonte, si prevede che la disoccupazione nell’UE sarà di 6,1 punti percentuali al di sopra del livello di base. L’inflazione sale al 5,0% e al 3,5% rispettivamente nel 2025 e nel 2026, prima di scendere all’1,9% nel 2027.
Come nello stress test per il 2023, lo scenario di quest’anno include informazioni sulla crescita del Gross Value Added (GVA) in 16 settori di attività economica. Tale disaggregazione aiuterà a valutare meglio la performance delle banche dell’UE in base al loro modello di business e alle loro esposizioni settoriali.

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