In data 3 ottobre 2023 l’European Securities and Markets Authority (ESMA) ha reso noto che, nel corso del 2024, avvierà un’azione comune di vigilanza con le autorità nazionali competenti sull’integrazione dei fattori di sostenibilità nei processi e nelle procedure adottate dagli intermediari in materia di valutazione dell’adeguatezza e di product governance.
L’obiettivo dell’attività di vigilanza sarà quello di valutare i progressi compiuti dagli intermediari nell’applicazione dei principali requisiti di sostenibilità, entrati in vigore nel 2022 a seguito delle modifiche agli atti delegati di derivazione MiFID II.
In particolare, l’attività di vigilanza riguarderà i seguenti aspetti:
- come le imprese acquisiscono le informazioni sulle “preferenze di sostenibilità” dei loro clienti;
- quali misure le imprese hanno adottato per comprendere e classificare correttamente i prodotti di investimento con caratteristiche di sostenibilità ai fini della valutazione dell’adeguatezza;
- come le imprese assicurano l’adeguatezza di un investimento rispetto alle preferenze di sostenibilità espresse;
- come le imprese specificano gli obiettivi legati alla sostenibilità con cui un prodotto è compatibile, nell’ambito della valutazione del target market.
L’iniziativa si pone in linea di continuità con il recente aggiornamento delle Linee guida dell’ESMA in materia di valutazione di adeguatezza[1] e product governance[2].
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[1] https://www.esma.europa.eu/sites/default/files/library/esma35-43-3172_final_report_on_mifid_ii_guidelines_on_suitability.pdf
[2] https://www.esma.europa.eu/sites/default/files/2023-03/ESMA35-43-3448_Final_report_on_MiFID_II_guidelines_on_product_governance.pdf