L’ ESMA ha pubblicato il primo Report sulle tendenze, i rischi e le vulnerabilità (TRV) del 2023. Tra i principali findings si segnalano i seguenti: – in ordine alla valutazione complessiva del rischio, l’Esame ha evidenziato che i rischi di contagio e operativi sono considerati molto elevati, così come i rischi di liquidità e di mercato. Il rischio di credito rimane elevato e si prevede che aumenti, riflettendo le crescenti preoccupazioni per l’indebitamento pubblico e societario. I rischi rimangono molto elevati nei mercati dei titoli e nella gestione degli asset. I rischi per le infrastrutture e per i consumatori restano entrambi elevati, anche se ora con prospettive di peggioramento, mentre i rischi ambientali restano elevati; – in merito al contesto di mercato, è stato sottolineato come l’inasprimento delle condizioni finanziarie a livello globale abbia pesato sull’attività economica, mentre l’inflazione rimane molto elevata. La volatilità dei mercati energetici è rimasta elevata nonostante il calo generale dei prezzi. Le vulnerabilità strutturali espongono i mercati e i partecipanti al rischio che gli shock sui mercati possano essere amplificati dagli squilibri della domanda e dell’offerta di liquidità; – in tema di gestione patrimoniale, è stato evidenziato che il settore dei fondi UE ha registrato deflussi e basse performance nella maggior parte dei tipi di fondi nel 2H22, con le attività in gestione che hanno subito il più forte calo dalla crisi finanziaria globale. I disallineamenti di scadenza nei fondi immobiliari commerciali persistono e l’impatto delle turbolenze del mercato dei Gilt britannici sui fondi d’investimento a leva Liability-Driven nel 2H2022 ha confermato le preoccupazioni esistenti sulla gestione del rischio di liquidità dei fondi e sull’eccessiva leva finanziaria, nonché sui rischi di contagio a causa delle forti interconnessioni sistemiche. – in materia di Finanza sostenibile, è stato rilevato che le promesse di azzeramento delle emissioni sono state sottoposte a un esame sempre più severo e la crisi energetica ha messo a rischio gli obiettivi di decarbonizzazione. Più in generale, è aumentata l’attenzione per il greenwashing, mentre gli investitori sembrano differenziare sempre più i prodotti in base alle loro preferenze di sostenibilità, come si evince dai costanti flussi netti verso i fondi SFDR Articolo9. Ciononostante, i mercati ESG hanno continuato a crescere, mostrando una certa resistenza agli sviluppi più generali del mercato.
– in ordine alla valutazione complessiva del rischio, l’Esame ha evidenziato che i rischi di contagio e operativi sono considerati molto elevati, così come i rischi di liquidità e di mercato. Il rischio di credito rimane elevato e si prevede che aumenti, riflettendo le crescenti preoccupazioni per l’indebitamento pubblico e societario. I rischi rimangono molto elevati nei mercati dei titoli e nella gestione degli asset. I rischi per le infrastrutture e per i consumatori restano entrambi elevati, anche se ora con prospettive di peggioramento, mentre i rischi ambientali restano elevati;
– in merito al contesto di mercato, è stato sottolineato come l’inasprimento delle condizioni finanziarie a livello globale abbia pesato sull’attività economica, mentre l’inflazione rimane molto elevata. La volatilità dei mercati energetici è rimasta elevata nonostante il calo generale dei prezzi. Le vulnerabilità strutturali espongono i mercati e i partecipanti al rischio che gli shock sui mercati possano essere amplificati dagli squilibri della domanda e dell’offerta di liquidità;
– in tema di gestione patrimoniale, è stato evidenziato che il settore dei fondi UE ha registrato deflussi e basse performance nella maggior parte dei tipi di fondi nel 2H22, con le attività in gestione che hanno subito il più forte calo dalla crisi finanziaria globale. I disallineamenti di scadenza nei fondi immobiliari commerciali persistono e l’impatto delle turbolenze del mercato dei Gilt britannici sui fondi d’investimento a leva Liability-Driven nel 2H2022 ha confermato le preoccupazioni esistenti sulla gestione del rischio di liquidità dei fondi e sull’eccessiva leva finanziaria, nonché sui rischi di contagio a causa delle forti interconnessioni sistemiche.
– in materia di Finanza sostenibile, è stato rilevato che le promesse di azzeramento delle emissioni sono state sottoposte a un esame sempre più severo e la crisi energetica ha messo a rischio gli obiettivi di decarbonizzazione. Più in generale, è aumentata l’attenzione per il greenwashing, mentre gli investitori sembrano differenziare sempre più i prodotti in base alle loro preferenze di sostenibilità, come si evince dai costanti flussi netti verso i fondi SFDR Articolo9. Ciononostante, i mercati ESG hanno continuato a crescere, mostrando una certa resistenza agli sviluppi più generali del mercato.