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«Dio è alle prese con un dilemma quasi "shakespeariano": estinguere o non estinguere l'intera razza umana.»

Dio è alle prese con un dilemma quasi “shakespeariano”: estinguere o non estinguere l’intera razza umana. Per risolverlo, si affida a un consulente, Leonard, il migliore, che è insofferente nell’essere definito un mental coach.

Sarebbe già tutto straordinariamente sovversivo del nostro immaginario collettivo, se non fosse che, per giunta, Dio è una arzilla vecchietta, la Signora Lisa, in tailleur, ardita nei costumi e nelle abitudini (su tutte, fumatrice incallita di sigarette all’aroma di vaniglia), estremamente verace, anche nelle espressioni verbali. Insofferente (anche lei) verso tutte le romanzate rappresentazioni della religione, artefatte e inveritiere. 

Il genere umano ha profondamente tradito le aspettative che lei aveva generosamente riposto, in una spirale di downgrade, che parte dalla grandiosità intellettuale del Da Vinci ed esita nella TV trash, seguita e venerata da autonomi, che si fanno rimpinzare di cibo spazzatura e sono scelleratamente conniventi con l’infiacchimento globale del mondo.

A fare da contraltare, in questo sapiente gioco di specchi con il pensiero comune, c’è Lucifer, sempre azzimato, in completi dall’impeccabile taglio italiano, forbito e seducente, che non è il gerarca degli Inferi, ma colui che aiuta coloro che hanno fallito, in autonomia, a riscoprire la luce interiore; preoccupatissimo dalla possibile decisione di uno sterminio di massa, per l’overbooking che si troverebbe a dover gestire, al punto da adulare lo stesso consulente, per renderlo meno imparziale di quanto dovrebbe.

Ci sono anche gli arcangeli e gli angeli: vichinghi, i primi; bellezze serafiche, le seconde.

E, poi, c’è Evelin, l’angelo sterminatore, con la sua bellezza asfissiante e la sua procacità, verbale e non, della quale Leonard è (ir)razionalmente innamorato perso, e che smania per porre in essere, di nuovo, un repulisti.

Incasellati (anche graficamente) in questa storia che stravolge le comuni rappresentazioni ci sono i suggerimenti malcelati di Leonard (alter ego dell’Autore) per il suo assistente e per sua figlia (ambedue alter ego dei lettori), che depongono tutti, variamente, in un senso.

Delle volte, siamo spinti a cercare fuori quello che, per converso, è dentro di noi; si tratti del consenso, dell’approvazione, del disagio, dell’insofferenza, della stabilità.
Lavorare su se stessi è il segreto; anzi, la parola magica.

Nota a piè di pagina

Alla fine, Dio (rectius, la Signora Lisa) avrà deciso di sterminarci tutti o di salvarci?

Per scoprirlo, cari e affezionati Lettori di questa Rubrica, non vi resta che acquistare il libro. Perché questa è, pur sempre, solo una recensione. 

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