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«Non è mai facile far ridere, ma Bennett ci riesce eccome.»

Non è mai facile far ridere, ma Bennett ci riesce eccome.
Ancor più straordinaria è la capacità di far divertire, gioiosamente, gaiamente, senza scadere nel linguaggio sguaiato e mercatale.

La vita noiosa, statica e piatta dell’Avvocato Ransome e della sua scialba moglie viene improvvisamente squarciata da un insolito furto; dall’appartamento medio borghese della coppia viene prelevata ogni cosa: mobilio, stoviglie, arredi vari, inclusa moquette e telefoni a parete.
La soluzione dello strano caso si tramuta in comica suspense, con una serie di eventi inaspettati e turbolenti colpi di scena.

Alla fine, però, pur nella sua comicità e spensieratezza, la storiella surreale nasconde una morale, che ognuno potrà trarre a suo piacimento.

La vita, lunga o breve che sia, riserva degli imprevisti che mettono a nudo le reali attitudini dell’essere umano il quale, in situazioni estreme o particolarmente inusuali, riesce a vedere lati nascosti (ma non per forza oscuri) del proprio io, ritrovando fiducia in sé o prendendo coscienza dei propri limiti (a seconda del ruolo rivestito fino a quel momento).

La situazione, talvolta, si capovolge improvvisamente, mescolando le carte e riassegnando ruoli che sembravano essere stati pensati in modo del tutto differente.
E quando tutto sembra essere stato scritto, allora si è davvero pronti a ricominciare da zero.

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