Nel caso di un giallo, c’è sempre il rischio di raccontare troppo, e non, con linguaggio culinario, quanto basta.
Ecco, quindi, che un piccolo paesino assonnato viene squassato dalla banalità di una mente criminale, in una vicenda godibile, pur senza appassionare particolarmente.
Un omicidio, inscenato come un gioco, nel mentre di una festa di Halloween spalanca prepotentemente il ritorno di un passato (anzi, forse, più di uno) che gli abitanti confidavano sepolto.