Le banche ricorrono frequentemente all’outsourcing di alcuni servizi per trarre vantaggio da costi più bassi, maggiore flessibilità e maggiore efficienza, oltre che per ottimizzare l’uso delle proprie risorse e competenze. Tuttavia, l’esternalizzazione comporta dei rischi che le banche dovrebbero valutare attentamente per garantire la continuità aziendale e la resilienza operativa e per limitare le perdite e le interruzioni. In linea con le priorità di vigilanza, la Vigilanza bancaria della BCE è fortemente impegnata a costruire solidi quadri di resilienza operativa. Le istituzioni sottoposte a vigilanza devono affrontare le vulnerabilità derivanti dalla crescente dipendenza operativa da fornitori terzi, tenendo conto della crescente complessità delle catene di fornitura e dei potenziali rischi di concentrazione.
Dal 2022, la BCE raccoglie annualmente i registri delle esternalizzazioni di tutte le banche sottoposte a vigilanza. Ciò si basa sui requisiti degli orientamenti dell’Autorità bancaria europea (EBA) sugli accordi di esternalizzazione (EBA/GL/2019/02), che evidenziano la necessità di solidi quadri di gestione del rischio per valutare, gestire e attenuare i rischi di esternalizzazione.
In questo articolo, la BCE condivide i principali punti salienti della raccolta dati 2023 per aiutare le banche a comprendere più a fondo le pratiche e le tendenze attuali in materia di esternalizzazione e per sostenerle nella valutazione del rischio e nel confronto tra peer. Ha rilevato in particolare che si registra un incremento del ricorso dell’outsourcing, anche da parte di fornitori di Paesi terzi e che la gestione del rischio di outsourcing deve migliorare.