“Niente teste di cazzo” non è solo la storia, aneddotica, di Gilbert Enoka, Graham Henry, Richie McCaw e Sean Fitzpatrick; è anche la storia di Muhammad Alì, come di Steve Jobs; della Saatchi & Saatchi, come della Boeing; anche di Jonas Salk e del suo non-brevetto del vaccino contro la poliomielite. Di persone, di eroi, che si sono impegnate, responsabilmente, per migliorare, nel loro settore, nella loro attività, l’esistenza.
Invero, alla fine, tutto si riduce al carattere, al nostro e a quello degli altri, che altro non è se non l’impronta lasciata dalla vita su di noi e da noi su di essa; un darle valore, per valorizzarci.
Perché persone migliori fanno All Blacks migliori, ma anche scienziati, amministratori delegati, imprenditori, banchieri, investitori, avvocati, artigiani, commercianti migliori. E genitori, fratelli, insegnanti, politici, amici e mentori migliori.