L’ordinanza della Corte d’Appello di Trieste, emessa il 24 gennaio 2024, è di grande rilevanza per il contenzioso bancario e per coloro che cercano il rimborso di interessi legati alla manipolazione dell’Euribor. Questa ordinanza segue la pronuncia della Cassazione n. 34889 del 13 dicembre 2023, che ha dichiarato la nullità della clausola di determinazione del tasso del finanziamento basata sull’Euribor manipolato tra settembre 2005 e maggio
2008, come confermato dalla Commissione Antitrust europea.
La Corte d’Appello di Trieste ha applicato i principi stabiliti dalla Cassazione, sostenendo che questa decisione costituisce una prova privilegiata per la domanda di nullità dei tassi manipolati e la rideterminazione degli interessi, indipendentemente dalla partecipazione delle banche all’intesa illecita.
L’ordinanza della Corte dispone la nomina di un consulente tecnico (CTU) per ricalcolare il piano di rimborso finanziario a partire dalla data della stipulazione del contratto nel 2006.
Questo ricalcolo prevede l’applicazione sia del tasso legale ex artt. 1346 e 1284, primo comma e terzo, c.c., sia del tasso sostitutivo di cui all’art. 117, settimo comma, TUB.
Inoltre, per le rate comprese tra il 6 novembre 2006 e il 30 maggio 2008, verrà sostituito il tasso Euribor con il tasso legale.
Questa ordinanza è di grande importanza per coloro che hanno contratti di mutuo in cui è coinvolto l’Euribor manipolato, poiché potrebbe portare al recupero di interessi e ad una
rideterminazione dei rapporti finanziari tra le parti coinvolte. La nomina del CTU e l’udienza fissata per il 28 febbraio 2024 rappresentano un passo significativo nel processo di risoluzione di questa controversia.