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di Elisabetta Tarantino

Consulente legale d'impresa

In data 24 gennaio 2024 la Banca d’Italia ha posto in consultazione alcune modifiche alle disposizioni in materia di assegni circolari contenute nel Titolo V, Capitolo 4, della Circolare della Banca d’Italia n. 229 del 21 aprile 1999.

Le modifiche discendono dall’opportunità di accentrare la gestione degli strumenti finanziari a garanzia degli assegni circolari emessi dalle banche italiane nello Eurosystem Collateral Management System (ECMS).

In particolare, l’ECMS è un progetto finalizzato alla realizzazione di una piattaforma armonizzata per la gestione delle attività (sia negoziabili – titoli – sia non negoziabili – prestiti bancari) a garanzia delle operazioni di finanziamento dell’Eurosistema. La Banca d’Italia utilizzerà le funzionalità della nuova piattaforma per la gestione dei titoli e dei prestiti bancari conferiti singolarmente a garanzia delle operazioni di finanziamento dell’Eurosistema, nonché per il regolamento delle operazioni di politica monetaria. Poiché la nuova piattaforma consentirà la gestione di più pool di garanzie per uno stesso soggetto, in un’ottica di efficienza e semplificazione procedurale, la Banca d’Italia intenderebbe utilizzarla anche per la gestione dei titoli da essa detenuti a garanzia della massa circolante degli assegni circolari emessi dalle banche. Ciò consentirebbe alle banche di usufruire di un’unica modalità di conferimento delle garanzie a favore della Banca d’Italia.

La gestione in ECMS delle garanzie negoziabili per assegni circolari presuppone che i criteri di idoneità, di valutazione delle garanzie e le misure di controllo del rischio previste per la gestione dei titoli per le operazioni di finanziamento dell’Eurosistema siano estesi anche ai titoli a garanzia degli assegni circolari.

A tal fine si rende necessario apportare alcune modifiche alla normativa di riferimento.

La consultazione in oggetto è rivolta, in particolare, alle banche autorizzate in Italia e alle succursali in Italia di banche dell’Unione Europea.

Il termine ultimo per l’invio di commenti e osservazioni è fissato al 25 marzo 2024.

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