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di Paolo Cattaruzza Dorigo

Funzionario amministrativo

Il mese di ottobre volge al termine, ricco di iniziative di sensibilizzazione all’educazione finanziaria e al risparmio e si concluderà, domani, 31 ottobre, con la Giornata mondiale del risparmio, giunta alla sua 99esima edizione.  

Preme ricordare la sua istituzione che risale al lontano 1924 nell’ambito del convegno dell’Istituto Internazionale del Risparmio a Milano, ispirata e proclamata da Maffeo Pantaleoni, una delle eccellenze italiane fra gli economisti.

Bene, ma guardiamo oltre!

Cosa ci aspettiamo in vista del centenario?

Quale contemporaneo e reale significato vogliamo dare a questa giornata?

Quale evoluzione e quali innovazioni auspichiamo?

A queste domande una possibile risposta è quella di iniziare un cambio di prospettiva o, più precisamente, quella di concentrarsi, innanzitutto, maggiormente sul significato proprio delle parole.

Infatti, quando si pensa a una Giornata dedicata al risparmio, si associa la parola con la classica immagine del salvadanaio nelle sue forme più creative e varie. Ritengo, però, che si debba andare oltre il tradizionale significato della parola del risparmio e di quello fine a sé stesso ovvero inteso quale mero accumulo di denaro.

Da un lato, è necessario ricollegarsi alle parole della Costituzione di tutela del risparmio e dall’altro lato, bisogna rilevare i pericoli contemporanei esistenti che minano l’attrattività e, di conseguenza, la persistenza del ruolo chiave del risparmio nella gestione finanziaria da parte della cittadinanza.

In tempi in cui viene attuata, di fatto, una c.d. patrimoniale monetaria, il risparmio – o meglio la cultura del risparmio – è seriamente in pericolo, poiché il capitale risparmiato non solo ha una redditività limitata, in ragione di un tasso d’inflazione significativo e degli interessi attivi modesti, ma il capitale stesso viene eroso, determinandosi in tal modo, di fatto, una perdita reale del valore e, dunque, del potere di acquisto per il cittadino[1].

Di conseguenza, ci si trova di fronte alla svalutazione del debito a beneficio dello Stato e l’impoverimento della cittadinanza risparmiatrice (classica) per tramite di un trasferimento di ricchezza monetario.

Quale tutela del risparmio, affinché i risparmiatori non rimangano con il “cerino in mano”?

La risposta alla domanda non può che essere la tutela data da una mirata formazione. Ne consegue, che il risparmio deve essere indissolubilmente legato ad una effettiva ed efficace educazione finanziaria che dia ai cittadini gli strumenti necessari a capire cosa accade nel mondo economico, vagliare criticamente le notizie e consentire di preservare il loro patrimonio.

Sul punto comunicazione, un aspetto in particolare ha colto la mia attenzione recentemente. Infatti, in questi giorni i media, nel riportare le notizie relative al procedimento legislativo concernente la discussione della legge delega in materia fiscale al Governo, hanno riportato delle informazioni relative a un non meglio precisato “prelievo forzoso” facendo emergere un ricordo degli italiani relativo ad un provvedimento emergenziale del 1992 concernente a un prelievo straordinario del sei per mille sulle giacenze dei conti correnti di tutti gli italiani – in tal caso, si trattava di una tassa patrimoniale emergenziale. Il prelievo in argomento, invece, è stato denominato in modo del tutto inappropriato ed errato, trattandosi, invece, di una forma peculiare di pignoramento riservata alle agenzie fiscali nel recupero di crediti erariali. 

Si tratta dell’esempio più attuale di una comunicazione errata. Ciò, proprio perché si realizza l’uso non corretto delle parole ovvero non corrispondente al loro significato proprio. Anche in tal modo viene ingenerata confusioni nella cittadinanza risparmiatrice e ciò compromette anche la fiducia nelle istituzioni.

Pertanto, anche il settore della comunicazione ha le sue responsabilità riguardo ai temi economici ed è per questo che auspico –  in generale – più precisione e sensibilità su questi temi.

Il mio/nostro auspicio è chiaro: una Giornata mondiale di tutela effettiva ed efficace del risparmio!

 

 

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[1] Ulteriori dettagli tecnico – economici sono spiegati molto bene nel seguente contributo/post di Costantino Forgione, Ecco, è arrivata la vera Patrimoniale. E adesso che facciamo? in ilsole24ore.com.

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