Una magnifica saga familiare, da leggere accuratamente per trarne spunto e insegnamento ed anche solo per conoscere un pezzo di storia d’Italia e di chi per un tempo ha fatto la differenza.
La saga si compone di due libri, che ho deciso di recensire insieme per completezza, perché non mi è mai piaciuto lasciare un lavoro incompiuto e leggere d’un fiato l’intera opera – in alcuni momenti – sembra proprio un “lavoraccio”, ma ne vale la pena.
Cercando di districarsi nella fitta ripetizione di “Ignazio” e “Vincenzo” che si susseguono in oltre un secolo di attività di “Casa Florio” si approda ad una visione di insieme di ciò che i Florio hanno rappresentato in Italia, sebbene le loro gesta restino sconosciute ai più.
Il quadro complessivo che emerge dall’opera lascia spazio a molteplici letture, così come tante e diverse sono le emozioni che suscita ogni pagina di questa storia, le gesta degli uomini, i sentimenti delle donne, l’esplosione di vita e – quasi contestualmente – la tragedia della morte che continuamente colpisce e affonda ogni animo, dal più sensibile a quello apparentemente più duro.