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Nota a ACF, 14 febbraio 2022, n. 5107.

Massima redazionale

 

Con la recentissima decisione in oggetto, l’Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF) ha deciso di non assegnare rilievo alla circostanza, enfatizzata da parte ricorrente nelle proprie deduzioni integrative, che la comunicazione dell’intervenuta conversione coattiva delle obbligazioni (subordinate) in azioni non fosse giunta a loro conoscenza, in tempo utile.

Invero, la rilevanza mediatica della vicenda riguardante l’Istituto emittente e delle correlate misure adottate (che hanno implicato la penalizzazione degli obbligazionisti subordinati) era stata tale da non rendere credibile che i ricorrenti non ne avessero avuto contezza e che, quindi, non fossero stati in condizione di realizzare il valore delle azioni ricevute in
conversione, sin dal momento della loro riammissione a quotazione, anche in assenza di una specifica comunicazione.

 

Qui la decisione.

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